Alle persone che amo, alle quali voglio bene, che attraversano l’oscurità della notte per arrivare all’alba e per le quali “non sapendo quando arriverà l’aurora, apro ogni porta” (Emily Dickinson)
auguri per un chiaro 2014
Lo spiraglio dell’alba
respira con la tua bocca
in fondo alle vie vuote.
Luce grigia i tuoi occhi,
dolci gocce dell’alba
sulle colline scure.
Il tuo passo e il tuo fiato
come il vento dell’alba
sommergono le case.
La città abbrividisce,
odorano le pietre –
sei la vita, il risveglio.
Stella sperduta
nella luce dell’alba,
cigolìo della brezza,
tepore, respiro –
è finita la notte.
Sei la luce e il mattino.
Cesare Pavese, 20 marzo 1950
credi che l’amore
ogni volta che di nuovo
ti innamori
sia un altro
più sublime
del trascorso;
cosa ha di diverso?
tu? lei? lui?
le parole pronunciate
lo sguardo sotto la luna
il bacio
l’abbraccio
sono gli stessi di sempre,
li senti ancora sulla tua pelle,
impigliarsi tra i capelli,
li vedi sprofondare nei tuoi occhi.
Sembrano altri
eppure…
Qualsiasi amore rinasca
per qualsiasi persona
tu ti innamori
porta con sè
una sola, unica,
sempre uguale richiesta:
riconoscimi,
abbracciami,
lasciami andare
per ciò che sono
e nulla più.
Quando riaffiora
ti fa credere di essere
nuovamente innamorato.
Ma qual è l’amore?
quello che ti tiene
in tensione
verso la tua profondità,
luce ed ombra,
o quello che
-un bagliore accecante-
nell’innamoramento
nell’abbraccio
nello sguardo sotto la luna
ti tiene stretto a sè?
E le parole
il vuoto dentro
lo sguardo
l’abbraccio
ti abiteranno
per tutta la vita
finchè desiderio amorevole
dimora in te.
Si può nominare il cancro, malattia che ancora è evocatrice di morte; molte persone sono/sono state attraversate dal cancro e sono in remissione.
Ma r-esistono, sono mescolate nella folla, in-visibili se non si manifestano ma portatrici e donatrici della loro vitalità.
Io sono una di quelle persone: da otto anni ogni giorno accendo una candela, adesso sotto le foto dei miei genitori che mi hanno donato la vita che, mi auguro, custodisco nella sua preziosità, mantenendo viva la luce della curiosità per i giorni ancora concessi.
Si può, si deve, si vuole testimoniare:
http://camdenrosie.wordpress.com/2013/12/03/scriverne-fa-bene-a-piu-libri-piu-liberi/
Non sapendo quando arriverà l’aurora, apro ogni porta
Emily Dickinson