Cosa mi hai lasciato?
Le rondini.
Tornano ogni primavera
volteggiano sulla mia testa
sembrano in-seguirmi
cantano
nella loro danza.
Torni
con loro.
Ti vedo sorridente
gli occhi al cielo
a rimirare i loro voli;
ti vedo ombrosa
gli occhi cupi
quando neanche
la loro gioia
sembrava sfiorarti.
E anche quando le rondini
vanno altrove,
tu le segui
e poi ritorni.
Ogni primavera.
Sei accanto a me.
Accende scintille:
qualcuna brucia subito
si spegne;
qualcuna si nutre
del desiderio altrui
altra non è vista
il buio la oscura
completamente;
un’altra ancora
si unisce ad altre
e un grande falò
riscalda
molti cuori
illumina
notti oscure apre altre strade.
La sua
si rinnova
ogni sera
davanti al ricordo
di chi non è più
davanti al grazie
per la luce
che irradia
Occhi carbone ardente
vanno oltre
la carta impressionabile,
non parlano più,
lacrimano dolore.
Sottile lo sguardo
si allontana
sfuoca l’orizzonte
finché scompare
e leggera la liberazione
scende
di nuovo abbraccia
il proprio tempo
credo
ritmo
cammino.
Ognuno
passo sul suo passo
impronta su impronta.
è uscito travagliato, sofferto ma pieno di riflessioni e stimoli, il numero 11 di Laborcare journal (www.laborcare.it)
http://www.laborcare.it/misc/pdf/editoriale_11