Ho dato le chiavi di casa al dolore perchè entrasse quando aveva bisogno di un riparo di abitare sicuro al caldo per non ferire o soffrire ancora; così, libero e leggero, volteggia tra le mura si affaccia alle finestre si riscalda al sole ammira albe e tramonti pioggia e neve alberi e animali- tutto intorno e in lui vive e riposa, pacificato.
Tace il silenzio dentro
tace l’urlo fuori
calma piatta l’acqua
onde del vento l’anima
fruscìo di foglie il cammino
Tacita l’urlo
ascolta il silenzio
che dal groppo in gola
sprofonda nelle viscere
avvolge ogni cellula
risale nel cuore
risuona ogni dove
e la pace,
infine,
musica la vita
nota dopo nota
armonia sinfonica
pregna di colori
di profumi.
spegniamo le luci
attenuiamo i rumori
sussurriamo parole
lievi sospiri
aliti di vento
profumo di aurora
calore morbido
avvolgeranno la vita
radicata ferma sulla terra
teneramente riposiamoci
e stiamo insieme
nel risveglio
quando gli occhi
affronteranno la nuova luce
le orecchie
cercheranno armonie di suoni
le parole abbracceranno
tutte le vite
nell’unica radice possibile
Madre Terra.
Acquietato il corpo
l’anima avanza
sulle soglie degli anni
e stupisce al nuovo
-che si ripete –
e attende
quell’assoluto
che la colga
immersa nella meraviglia.